Iconica torre green del 2021 nella città asiatica.

Firmata la prima collaborazione tra lo studio di Bjarke Ingels e quello di Carlo Ratti: un’iconica torre in cui centrali saranno il verde e le dotazioni digitali e tecnologiche.
Singapore continua a crescere. Entro gli inizi del 2021, nel pieno del Central Business District, dovrebbe sorgere un nuovo grattacielo firmato tra Bjarke Ingels Group
e Carlo Ratti. Il nuovo edificio sarà destinato ad essere uno dei grattacieli più alti della città asiatica. I 51 piani si suddivideranno in residenziali, commerciali e terziari.
I primi otto piani saranno destinati alla realizzazione di 299 spazi abitativi affiancati da aree comuni e servizi collettivi. Gli ultimi 29 piani, panoramici, sono invece pensati per la realizzazione di spazi per uffici. Alla base della torre è previsto
un podio multipiano in cui saranno infine realizzati gli spazi per negozi e ristoranti.
All’ingresso del complesso, ogni funzione avrà la sua entrata dedicata, e separata dalle altre, introdotta dalla City Room, un grande spazio alto 19 m che,
occupando la base della torre, è circondata da un’area pubblica con parco
e giardino destinata anche a ospitare eventi o installazioni artistiche.
La nuova torre fonde i filoni di ricerca e l’approccio al progetto caratteristico
dei due studi proponenti. Da una parte, avrà infatti elevate dotazioni tecnologiche
e sarà fortemente permeata di digitale, segno distintivo degli interventi dello studio di Torino. Gli uffici, nello specifico, porteranno un’ulteriore evoluzione al concetto
di Ufficio 3.0 che ha già preso forma a Torino, sebbene proporzionalmente
più piccolo, nel progetto di rinnovamento della Fondazione Agnelli.
Dall’altra sarà un edificio fortemente iconico, che, come tutti i progetti firmati
dallo studio danese, si distinguerà all’interno del popolato e alto panorama cittadino grazie a un involucro esterno di acciaio e vetro disegnato da lunghe barre verticali di metallo bianco che correranno parallele su tutte le facce del volume esterno, aprendosi in corrispondenza della presenza di grandi aree verdi.
Il lavoro e l’esperienza di questi due mondi daranno vita a un grattacielo green:
una foresta tropicale di 280 metri mixata a un’intelligenza artificiale.